Il Decreto Legislativo n.
276/2003 (riforma Biagi) ha introdotto una nuova forma di rapporto di
lavoro parasubordinato: il lavoro a progetto.
Il lavoro a progetto, in realtà, non
è una tipologia di collaborazione completamente nuova, ma
piuttosto una sorta di rivisitazione delle preesistenti collaborazioni
coordinate e continuative. In aggiunta ai tradizionali requisiti fin
qui analizzati, quali l'assenza di subordinazione, la
continuità, la coordinazione nonché la natura
prevalentemente personale della prestazione, il rapporto di lavoro deve
poter essere ricondotto a un progetto, un programma ovvero una fase di
lavoro.
Con la circolare n. 1 dell' 8 gennaio 2004 il
Ministero del Lavoro ha fornito la definizione di progetto: si intende
un'attività produttiva ben identificabile e funzionalmente
collegata ad un determinato risultato finale che può essere
connesso all'attività principale o accessoria dell'impresa.
Per programma o fase di lavoro si intende un tipo
di attività cui non è direttamente riconducibile
un risultato finale e si caratterizzano per la produzione di un
risultato solo parziale destinato ad essere integrato, in vista di un
risultato finale, da altre lavorazioni e risultati parziali.
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